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CROCIATA,
I
(1096-1099). Bandita ufficialmente da papa
Urbano II nei concili di Piacenza e Clermont (1095), si mosse agli inizi
del 1196 sotto la guida di Raimondo IV di Tolosa, Baldovino di Fiandra,
Goffredo di Buglione, Roberto di Normandia, Boemondo di Taranto e Tancredi
d'Altavilla. Dopo una sosta a Costantinopoli, dove furono stipulati accordi
politici, militari e logistici con l'imperatore d'oriente Alessio Comneno,
l'esercito crociato dovette aprirsi la strada attraverso l'Asia minore
combattendo coi turchi selgiuchidi nella battaglia di Dorileo (Eskisehir,
1197). Superato il Tauro i crociati posero l'assedio ad Antiochia (Antakya),
che cadde nel giugno del 1098. Dopo un anno di assedi e battaglie lungo
la costa siro-palestinese, nel 1099 l'esercito crociato si accampava davanti
a Gerusalemme, che veniva conquistata il 5 luglio 1099. Fu un massacro:
Appena i nostri ebbero occupata la città, - raccontò Raimondo
d'Aguilers, storico-crociato - allora avresti potuto vedere cose orribili:
alcuni - ed era per loro una fortuna - avevano la testa troncata; altri
cadevano dalle mura crivellati di frecce; moltissimi altri bruciavano
tra le fiamme. Per le strade e le piazze si vedevano mucchi di teste,
mani e piedi tagliati; uomini e cavalli correvano tra i cadaveri. Ma abbiamo
ancora detto poco (...): nel Tempio e nel portico di Salomone si cavalcava
col sangue all'altezza delle ginocchia. I territori conquistati furono
divisi e organizzati in quattro grandi stati feudali: il regno di Gerusalemme
(Palestina), la contea di Tripoli (Tarabulus, Libano), il principato di
Antiochia (Siria settentrionale) e la contea di Edessa (Urfa). Vennero
stabilite lucrose relazioni commerciali con Venezia, Genova e Pisa e furono
creati i primi ordini di monaci-cavalieri (Ospitalieri, Templari) come
esercito permanente di difesa.
P. Concetti
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